Il bollo auto è la tassa automobilistica per eccellenza che, se non pagata, può comportare complicazioni e morosità aggiuntive piuttosto pesanti. Prima di tutto occorre ricordare che la scadenza per pagare il bollo corrisponde di solito al mese successivo alla prima immatricolazione della vettura: ad esempio, se la scadenza è a marzo 2015, il pagamento andrà effettuato dal 1° aprile al 30 aprile 2015.

Cosa succede in caso di pagamento ritardato del bollo auto

Nel caso ci si dimentichi di pagare il bollo alla scadenza scattano sanzioni e interessi di mora, che verranno calcolati in base ai giorni di ritardo.

Di solito il calcolo della mora viene fatto così:

– se si paga il bollo entro 30 giorni dalla scadenza del termine previsto la mora è pari al 3% della tassa. Alla mora vengono inclusi gli interessi legali calcolati sui giorni di ritardo effettivi e su una base di percentuale annua dell’1%;
– se si paga il bollo dopo 30 giorni ed entro 1 anno dalla scadenza, la sanzione è pari al 3,75% della tassa iniziale. A questa saranno aggiunti gli interessi giornalieri che verranno calcolati sui giorni effettivi di ritardo e su una base percentuale annua dell’1%
– se invece si paga il bollo dopo 1 anno, la multa è pari al 30% della tassa originaria. A questa somma verranno aggiunti gli interessi maturati ogni sei mesi e che saranno calcolati dal sistema.

Se non si paga il bollo per più di 3 anni e l’automobilista non regolarizza in tempo la sua posizione avviene automaticamente la prescrizione. Infatti, per chi si dimentica completamente di pagare il bollo, si deve preparare a ricevere la cartella Equitalia, che conterrà l’importo dovuto comprensivo di maggiorazioni dovute a sanzioni e interessi calcolate nel periodo in cui è stato omesso il pagamento.

In ogni caso, è bene conservare le ricevute del bollo in caso di avviso di mancato pagamento, per dimostrare che invece si è in regola. Nel caso non arrivi l’avviso del mancato pagamento è bene recuperare le ricevute del bollo, l’unica soluzione per dimostrare che è pagato e poterne verificare i dati. Per questo è consigliabile conservare le ricevute di pagamento.